Robert O’Callahan (ex ingegnere Mozilla) è balzato agli onori della cronaca per un’affermazione provocatoria sul mercato degli antivirus, a suo avviso capaci di “avvelenare l’ecosistema software” e di cui ne sconsiglia qualsiasi utilizzo. In effetti è più sufficiente utilizzare la soluzione di Microsoft integrata su Windows, Windows Defender.
Per motivare l’affermazione O’Callahan scrive che gli sviluppatori di antivirus non seguono le “pratiche di sicurezza standard“, fattore che invece Microsoft prende in più seria considerazione:
“Gli antivirus avvelenano l’ecosistema software perché il loro codice invasivo e mal implementato rende difficile introdurre le diverse misure di sicurezza agli sviluppatori di browser e anche agli altri sviluppatori generici”.
Per questa ragione capita spesso che gli antivirus interferiscano fastidiosamente con le altre applicazioni installate sul computer, portando gli utenti a credere che i problemi riscontrati siano causa dei software stessi. Nel concreto possono bloccare aggiornamenti importanti o inibire alcune funzionalità senza troppi preavvisi. Secondo il tecnico:
“Molte volte gli anti-virus bloccano gli aggiornamenti di Firefox impedendo l’installazione di fix di sicurezza. Una gran parte del tempo che impiega lo sviluppatore nella stesura del codice viene speso su problemi indotti dagli anti-virus, tempo che potrebbe essere utilizzato per introdurre migliorie ancora più dirette per quanto concerne la sicurezza del software”.
Dall’altra parte Microsoft ha integrato nel sistema operativo tutto l’essenziale per proteggere gli utenti da eventuali attacchi esterni, con una politica di aggiornamenti affidabile e garantita per anni dal rilascio di una nuova versione.
Su Creators Update, l’aggiornamento previsto per aprile 2017, Microsoft introdurrà un Windows Defender Security Center.