La Net Application ha pubblicato l’aggiornamento di luglio 2009 delle statistiche di suddivisione del mercato tra i vari sistemi operativi.
Interessante… molto interessante:
- 93,04% Windows
- 4,86% Mac
- 1,05% Linux
- 0,30% iPhone
- 0,29% JavaME
- 0,14% Symbian
- 0,22% Other
Beh… sono numeri che parlano da soli. Se qualcuno crede ancora valga la pena sviluppare multimedia multipiattaforma, portandosi dietro tutti i problemi e le limitazioni che la cosa comporta, gli faccio assolutamente i complimenti per l’integralismo! ;-)
(un abbraccio di scherno a Giovanni, Massimo e Lorenzo)
Nell’ambito Windows poi, se andiamo a vedere le versioni, troviamo:
- Windows XP 72.93%
- Windows Vista 17.90%
- Windows 2000 0.97%
- Windows 7 0.89%
- Windows 98 0.14%
- Windows NT 0.13%
- Windows ME 0.07%
- Windows CE 0.04%
Da cui si vede che la somma degli utilizzatori di 98 + ME non raggiunge un quarto degli utilizzatori di 7! Ergo… a parer mio conviene sviluppare da XP in su. Che ne pensate?
forse un po’ di parte, cmq qualche pensiero lo fa nascere … sviluppiamo in cinese ? :-) ciao
MacWorld 02/08/2009
“Net Applications cambia il metro di misura
La quota Mac si dimezza, sotto il cinque percento
Crisi di credibilità di Net Application, che da anni rappresentava il termine di riferimento per analizzare l’andamento di browser e sistemi operativi su Internet, attraverso l’analisi del traffico della propria rete di siti.
Nel rapporto di giugno, Net Applications ha cambiato radicalmente la pesatura del proprio campione di traffico, rafforzando il peso della Cina e dei Paesi dell’Est e asiatici, per ridurre quello degli Stati Uniti e quello dell’Europa.
In conseguenza di ciò si verifica una mezza rivoluzione nei dati: il motore di ricerca cinese Baidu improvvisamente fa perdere quote di mercato sostanziali a Google, Apple (come Safari e come Mac OS X) praticamente dimezza la propria quota di mercato, Windows si riporta abbondantemente sopra il 90 percento e Opera improvvisamente supera il due percento di quota di mercato.
Ora si apre un problema di affidabilità dei dati di Net Applications, non perché questi dati siano necessariamente più affidabili di quelli passati o piuttosto il viceversa; perché invece non si tratta più di fluttuazioni ma di autentici rivolgimenti e dunque una ipotetica fiducia nei nuovi dati, dopo avere scoperto improvvisamente che quelli vecchi non erano veritieri, è per forza condizionata al sospetto che un domani possano cambiare di nuovo in chissà quale forma.”